Nobel

Presumo non sia facile assegnare un Nobel per la Pace. Per tanti motivi. Un po' perchè leggendo i giornali e guardando la Tv le notizie buone, le "goodnews", sembrano inesistenti. Un po' perchè il mondo sembra sempre in guerra. Un po' perchè con la confusione che si fa oggi con le parole, i nostri operatori di pace nel mondo sono dei soldati (forse è per questo che nessun italiano si sia mai aggiudicato il premio). Un po' perchè talvolta per fare la pace bisogna fare la guerra e chi fa la pace sono gli stessi che poco prima si prendevano a cannonate (o meglio facevano prendere a cannonate i loro soldati/sudditi). Un po' di confusione in testa mi sa che devono averla avuta talvolta anche "i giudici" se nell' elenco dei nobel per la pace assegnati troviamo Arafat?!?, Kissinger e Le Duc Tho. Sicuramente nell'immaginario comune il Nobel per la pace è visto come il premio della bontà (Madre Teresa di Calcutta per intenderci) o della giustizia (Martin Luther King, ma troppo spesso per ottenere giustizia bisogna combattere), ma sfogliando "l'albo d'oro" troviamo un elenco piuttosto nutrito di figure con curriculum quantomeno controversi. Probabilmente sarebbe un premio per illustri sconosciuti, di quelli che dedicano la loro intera vita agli altri senza che mai nessun giornale o nessuna Tv dedichi un rigo alle loro azioni.
Bene, è di questi giorni la notizia che il Nobel per la Pace 2006 andrà ad un banchiere, tal Muhammad Yunus, ed alla sua banca la Grameen Bank, per me illustri sconosciuti. Vista la professione però e pensando alle nostre banche ed ai nostri banchieri, pensando a Fazio e Fiorani, a Sindona ed a Calvi, pensando al "banchiere di Dio" Marcinkus ,ho rischiato di cadere dalla sedia. Dopodichè, confesso la mia ignoranza, ho scoperto che questa Grameen Bank ha "inventato" il microcredito ( dai 5 dollari in su) e basa la concessione dei suoi fidi sul concetto di fiducia e non di solvibilità, che grazie ai microprestiti cinque milioni di persone sono uscite dalla povertà (qui ho pensato alla Cassa del Mezzogiorno, che tra l'altro è a fondo perduto);la motivazione del premio è "Una pace durevole non può essere ottenuta se larghi strati della popolazione non troveranno la strada per uscire dalla povertà», insomma una banca comunista ma non ditelo a Consorte e a quelli di Unipol.
Ragazzi, da noi se vai in banca a chiedere un microprestito ti chiedono le mutande in garanzia, anzi un tanga!

P.s. Forza Djwayne, diventa tu il primo italiano Nobel per la pace, comincia a prestarmi i soldi per la birra del giovedì.